Decreto ingiuntivo emesso nel foro sbagliato: ridotto il debito da €75.000 a €20.000 e spostato il giudizio da Milano a Bari
Un imprenditore di Bari si è visto notificare un decreto ingiuntivo da €75.000 da parte di una società finanziaria con sede a Milano. Il decreto era stato emesso dal Tribunale di Milano, ma il nostro cliente – residente e operante a Bari – ha subito sospettato un’irregolarità territoriale.
Grazie all’intervento dello Studio Legale Spina&Nobili, il giudice ha riconosciuto l’incompetenza territoriale, revocato il decreto e trasferito la causa a Bari. Dopo una consulenza tecnica, il debito è stato ridotto a soli €20.000, pagabili in 24 mesi.
Clausole abusive e giudice incompetente: le irregolarità rilevate
L’analisi dei documenti ha messo in luce gravi anomalie:
- Il foro competente non era quello del consumatore (Bari), ma Milano;
- La clausola di deroga alla competenza non era stata specificamente sottoscritta;
- Il contratto includeva interessi e penali non giustificati;
- L’avvio della procedura a Milano costituiva una pratica commerciale scorretta, già oggetto di sanzioni da parte dell’AGCM.
Abbiamo così predisposto un’opposizione al decreto ingiuntivo, depositata nei 40 giorni previsti.
I motivi dell’opposizione: competenza, abuso e calcoli errati
L’opposizione è stata fondata su quattro punti principali:
- Incompetenza territoriale, ai sensi dell’art. 33, comma 2, lett. u) del Codice del Consumo;
- Nullità della clausola di deroga al foro non firmata specificamente;
- Violazione delle norme sulla tutela del consumatore (art. 1469-bis c.c.);
- Contestazione dell’importo richiesto, comprensivo di voci non dovute.
Il Tribunale di Milano si dichiara incompetente
Alla prima udienza, il Giudice del Tribunale di Milano ha accolto l’eccezione preliminare, revocando il decreto ingiuntivo e trasferendo il giudizio presso il Tribunale di Bari. Inoltre, ha condannato la finanziaria alle spese legali.
Il giudizio a Bari e la CTU: il debito reale era molto inferiore
Presso il Tribunale di Bari è stata disposta una Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU). Il CTU ha verificato che:
- Gli interessi erano stati calcolati erroneamente;
- Le penali non erano contrattualmente previste;
- Le commissioni non erano documentate né trasparenti.
Risultato: il debito effettivo era di soli €20.000.
Accordo finale: meno debito, niente interessi e reputazione salvata
A seguito della relazione del CTU, le parti hanno raggiunto un accordo vantaggioso:
- Pagamento rateale di €20.000 in 24 mesi;
- Rinuncia agli interessi moratori e alle spese processuali da parte della finanziaria;
- Cancellazione della segnalazione nelle banche dati dei cattivi pagatori.
Una strategia legale che ha fatto la differenza
Questo caso dimostra quanto sia importante conoscere le norme processuali e le tutele del consumatore. Anche un decreto apparentemente regolare può essere viziato se:
- Il giudice non è competente per territorio;
- La clausola di deroga non è validamente approvata;
- Si sfruttano fori lontani per scoraggiare la difesa.
Perché affidarti allo Studio Legale Spina&Nobili
Il nostro team ha un’esperienza consolidata in materia di opposizione a decreti ingiuntivi, soprattutto per vizi formali come l’incompetenza territoriale.
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- Analisi completa del decreto e dei contratti;
- Contestazione mirata della competenza territoriale;
- Strategia difensiva su misura per limitare o annullare il debito;
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